lunedì 29 dicembre 2008

Viaggio Intorno alla Musica, convegno sulla musicoterapia, 3 dicembre 2008, Adria


Cari amici del forum, in preda alle mille cose che si devono fare nel periodo di festività, torno a condividere con voi la discussione solo dopo qualche tempo…
Sperando che abbiate trascorso un gioioso Natale, colgo l’occasione per accennarvi ad un evento al quale ho partecipato recentemente, più precisamente il giorno 3 dicembre, in occasione della presentazione dei lavori conclusivi di musicoterapia, seguiti dalla Ulss 19 di Adria (Rovigo). Il convegno è stato chiamato “ Viaggio Intorno alla Musica” e si è tenuto presso la Sala Caponnetto, adiacente al centro commerciale Il Porto.
La presentazione dei lavori è inizialmente stata fatta dalla dottoressa Maria Chiara Paparella, responsabile del Servizio Handicap adulto e SILD della Ulss di Adria, servizio al quale si collegano progetti di terapia alternativa per disabili, tra i quali quelli di musicoterapica, portati avanti ormai da diversi anni con soddisfazione. La dottoressa, dopo aver illustrato alcuni presupposti dell’iniziativa musicoterapeutica (presente già da qualche tempo nella Ulss locale), ha presentato anche l’equipe multiprofessionale (e vi annuncio con grande gioia che la figura professionale dell’Educatore è già prevista: l’equipe di musicoterapia di Adria ne vanta ben due, entrambe donne).
Sono stati, in seguito, mostrati (più propriamente, animati, riprodotti) dall’equipe e dai ragazzi i lavori svolti durante l’anno.
I destinatari del progetto di musicoterapia di Adria sono rivolti a persone portatrici di disabilità psico-fisiche più o meno gravi, che hanno età molto variabili (si và dai giovani agli adulti). Lo scopo del progetto è permettere, mediante un educazione alla musica e al suono, ai ragazzi di instaurare un migliore rapporto con se stessi e con i propri sensi, oltre che con gli altri. Le attività proposte, infatti, spaziavano dal mimare oggetti in movimento, al riprodurre i loro rumori, sino al fare musica insieme, richiamando temi musicali tipici di diverse culture e Paesi (cinese, indiana d’America, africana, brasiliana…). I risultati sono stati veramente incredibili, soprattutto tenendo conto della oggettiva difficoltà delle musiche. Il presupposto di base è semplice ed estremamente educativo, valido per qualunque uomo sulla Terra: il suono che tu riproduci e che ti impegni a riprodurre meglio che puoi, acquista un senso di completezza solo se associato ai suoni dei tuoi compagni d’orchestra, cosicché si arriva ad essere una cosa sola e nessuno fa per se stesso soltanto.
Gli strumenti sono stati costruiti con materiali riciclati: dai rotoli di carta igienica, alla sabbia, ecc…di volta in volta collaudati, per controllare sempre che il suono emesso rispecchiasse quello che si voleva ottenere.
Hanno fatto parte dell’equipe, per questo tipo di preparazione “tecnica”, oltre che per l’educazione al suono d’ensemble dei ragazzi, anche due musicisti del conservatorio di Adria.
Non solo i ragazzi, ma anche gli “animatori” dell’equipe e i genitori dei ragazzi hanno mostrato grande felicità, ognuno probabilmente portando a casa qualche cosa di diverso che aveva imparato da un anno di vita e di esperienze passate assieme.
Questa giornata è stata un occasione di “riscatto” per i ragazzi disabili, che spesso diventano vittime di paternalismo e di pietismo, in quanto ritenuti sfortunati per la loro condizione di “diversità”. Quello che, nel campo educativo più ampio, si vuole dimostrare è, al contrario, la loro diversità solo apparente: ognuna di queste persone è portatrice di un deficit fisico e/o mentale più o meno grave che, in certi casi, può essere oggettivamente limitante, ma questo non impedisce loro di raggiungere grandi traguardi (ciascuno alla propria portata), di avere alte aspirazioni, di emozionarsi e di diventare guida per il proprio compagno, che magari ha limitazioni maggiori delle proprie. Sostanzialmente, la musicoterapia vuole essere, qui, strumento per poter dare alle persone (disabili e non) la possibilità di educarsi/essere educate in modo alternativo, oltre la sola terapia, oltre la formazione classica, aprendo ulteriori spazi alle possibilità e potenzialità, ai talenti personali.

1 commento:

linda ha detto...

Ciao giulia!ho letto con molto interesse il tuo post...mi sarebbe piaciuto partecipare a questo convegno!dovrebbero esserci, a mio avviso, più "occasioni di riscatto" per questi ragazzi!ti invito, se ti interessi di musicoterapia, a visitare il mio blog www.essereducatore.blogspot.com in cui ho voluto trattare diverse tematiche sempre attraverso la musica...amica e compagna della nostra vita!